Il presidente dei Vescovi italiani ci aiuta a riflettere in questo momento di emergenza: «Se è vero che nessuno sa come sarà il nuovo inizio è altrettanto vero che si è in cammino». Tre lezioni:
la prima «riguarda la sobrietà, l’essenzialità, la semplificazione»;
la seconda «chiama in causa l’essere Chiesa e la capacità progettuale» ossia «quello sguardo che permette di andare oltre l’emergenza del tempo presente»;
la terza «è la grande lezione sul valore della vita che include la malattia e la fragilità».
La proposta è che questi temi vengano ripresi nelle Conferenze episcopali regionali e negli incontri ecclesiali diocesani e parrocchiali a tutti i livelli. Per far nascere nel cuore e nella mente del popolo la certezza appagante che è possibile creare la civiltà dell’amore.