Il pellegrinaggio dell’Icona giubilare

Il pellegrinaggio dell’Icona giubilare

Questa iniziativa si colloca all’interno di una serie di eventi organizzati per la celebrazione del Giubileo della Congregazione dei Passionisti, che celebra i 300 anni di fondazione. L’inizio ufficiale è il 22 novembre 2020 e la conclusione il 1° gennaio 2022. Le due date abbracciano l’esperienza mistica del Fondatore san Paolo della Croce a Castellazzo Bormida (AL). Lo slogan del Giubileo:

“Rinnovare la nostra missione. Gratitudine, profezia, speranza”

rispecchia in parte la proposta di Papa Francesco nell’anno della vita consacrata il 28.11.2014:

“Guardare al passato con gratitudine, vivere il presente con passione, abbracciare il futuro con speranza”

Tutta la Famiglia Passionista (Religiosi, Sacerdoti, Monache, Suore, Laici) sparsa nel mondo, si concentra ora sull’accoglienza nelle nostre comunità dell’Icona del Giubileo Passionista, perché ciò che esprime possa diventare il principio vitale che anima la loro vita.

Per il fatto stesso che si tratta di una icona, spinge i suoi spettatori a lasciarsi inserire in una dinamica spirituale che li aiuta a penetrare quelle aree che restano nascoste all’occhio nudo; è come una finestra aperta sul Regno di Dio, che chiama ad essere letto non con riferimenti umani, ma con uno sguardo di fede che sa leggere gli elementi all’interno della manifestazione della gloria di Dio.

In particolare l’icona, nella forma del trittico (una forma tradizionalmente riservata alla raffigurazione del mistero della Trinità divina), ci presenta sull’ala centrale la morte sulla croce di Cristo, ai piedi della quale si trova Maria, con le braccia alzate, a voler abbracciare il figlio, ma anche in gesto di resa alla volontà del Padre (tiene in mano la tela per avvolgere il volto del figlio morto), ma al posto del discepolo prediletto Giovanni sta San Paolo della Croce, pronto – come l’apostolo – a raccogliere questa eredità per portarla nella Chiesa.

Sopra la croce svetta il simbolo dei Passionisti circondato dalla mano benedicente di Dio e dei simboli della creazione e della ri-creazione: sole e luna, angelo del giudizio finale e acqua come corrente di vita dallo Spirito Santo, rappresentato nella forma di una colomba.

Alla centralità del mistero fanno da corona le due ali laterali che esprimono attraverso alcuni nostri santi le diverse particolarità in cui questo si è incarnato: la gioventù (S. Gabriele dell’Addolorata), lo slancio missionario (B.Domenico Barberi), il mondo femminile (S. Gemma Galgani), il servizio fraterno (B. Isidoro de Loor).

L’Icona arriverà da San Pancrazio (Torino) al Santuario della Madonna di Casale – Beato Pio Campidelli il 7 settembre 2020 e sarà accolta dal nostro Vescovo Mons. Francesco Lambiasi. Ripartirà il 12 settembre per la comunità di Recanati (MC).

Fernando Taccone.

 

Tema di riflessione: DISCERNIMENTO

Nel I° mistero gaudioso contempliamo l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele a Maria.

Dio non si stanca mai di inviarci i messaggi.

La Chiesa insegna a leggere i fatti della nostra storia e ad interpretarli come SEGNI DEI TEMPI nei quali Dio parla. Papa Francesco ci ha ricordato che nell’azione della Chiesa c’è il primato della realtà sull’ideale, realtà da cui partire per una evangelizzazione efficace e produttiva.

Il rischio della pandemia coronavirus non possiamo sprecarlo, ma lo dobbiamo trasformare in dramma di opportunità.

Dio ci dice: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie” (Is 55,8).

Impegniamoci a cogliere gioiosamente la novità di Dio. Ci aiuti Maria, sposa dello Spirito a dichiararci “servi” perché Dio possa compiere in noi i suoi progetti di salvezza.

1 Padre nostro; 10 Ave Maria; 1 Gloria al Padre.

RIPRESA ATTIVITÀ DEL SANTUARIO

Ripresa del 13 del mese in tempo di Coronavirus

Casale S. Vito, 13 giugno, Sant’Antonio da Padova

Nel pieno rispetto del distanziamento sociale e mascherina, al nostro Santuario della Madonna di Casale – Beato Pio Campidelli abbiamo ripreso l’Adorazione Eucaristica, anche in preparazione al Corpus domini 14 giugno, e il Rosario meditato per le vocazioni religiose e sacerdotali. E’ una iniziativa pastorale che conduciamo da anni il 13 di ogni mese.
Con immensa gioia spirituale i partecipanti hanno adorato Gesù Eucaristia risollevandosi per il tempo del digiuno eucaristico e della visita eucaristica negata dalla pandemia.
La meditazione sui misteri gaudiosi, partendo dalla critica situazione sociale mondiale, illumina e sostiene il nostro cammino nella storia: Ci aiuta a fare un serio esame di coscienza e a ricomporre saldamente le nostre radici cristiane culturali e sociali. Non si può vivere come se Dio non esistesse. Bisogna ridargli il Primato su tutte le cose se vogliamo stare armonicamente dentro bellezza del Creato e non profanarlo a nostro esclusivo danno e pericolo!