IV – “Chi mi vuol seguire, prenda la sua croce”

Parola di Dio: (Gv 19, 16 – 17; Lc 23, 32; 1Pt 2, 19 -25)

1. Pronunciata la sentenza di morte, Gesù viene consegnato ai soldati, che gli caricano il pesante legno della croce.

Il supplizio della croce era il più barbaro e terribile dell’antichità, inflitta ai condannati politici e agli schiavi. I Giudei lo consideravano il simbolo della maledizione di Dio. Dopo le torture, i condannati dovevano portare lungo le strade e oltre la città lo strumento della loro condanna.

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Neve e freddo, benedite il Signore

Vista del giardino

Vista del giardinoQuesto mese di febbraio è stato segnato pesantemente dal freddo siberiano che si è abbattuto sull'Italia intera e soprattutto sulla nostra Romagna.

Le abbondanti nevicate di qeusti giorni hanno costretto la comunità a rinunciare ad impegni e ministeri, ed ha offerto ai religiosi una occasione in più per benedire il Signore.

È infatti innegabile che la nostra casa sia stata, tra tante intemperie, fortunata: a pochi chilometri da noi, inftti, nell'entroterra riminese, alcuni paesi sono rimasti isolati, ed in tanti hanno dovuto affrontare la mancanza di acqua, riscaldamento, elettricità, provviste…

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III – Popolo mio, cosa ti ho fatto?

Parola di Dio: Gv 19, 4-11

1. Due volte Gesù è stato condannato a morte: dalle autorità religiose di – Gerusalemme e dall’autorità civile di Roma, da Caifa e da Pilato.

È stato l’errore giudiziario più grave della storia umana, e il delitto più grande di cui si è macchiato l’uomo.

  • Gesù è stato tradito, arrestato, giudicato e condannato come “bestemmiatore”, messo in balia di servi e soldati, spogliato, torturato, incoronato di spine e infine condannato dal rappresentante del potere imperiale di Roma, Ponzio Pilato.

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