Quella di Teresa di Calcutta è una santità che mi ha sempre affascinato. Era suora, consacrata in un istituto missionario (Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto), ed aveva una missione "tranquilla", quella dell'insegnamento a ragazze di buona famiglia… E invece, andando a fare gli esercizi spirituali, Dio le si fa cogliere in modo diverso ed esigente: dovrà assisterlo nei più poveri. È in quel 16 agosto 1946, in treno verso Darjeeling, che Dio le donò la sua "seconda chiamata". E la risposta non tarda ad arrivare: lasciato l'istituto di origine (16 agosto 1948), si adopera per la fondazione dell'istituto delle "Missionarie della Carità" (approvato nel 1950).
Nel suo servizio agli ultimi, lo sguardo della Beata Teresa ammirava un modello altissimo, Maria, prima operatrice di carità accogliente verso il Dio bambino, la Chiesa nascente, ogni fedele bisognoso di aiuto e intermediazione. A lei, quindi, Teresa di Calcutta si rivolge con una preghiera semplicissima, e tuttavia stupenda: