Medjugorje 25 dicembre 2012

Gesù è il Signore

La Madonna è venuta con Gesù bambino tra le braccia e non ha dato messaggio,  ma Gesù bambino ha iniziato a parlare e ha detto: “Io sono la vostra pace, vivete i miei comandamenti”. La Madonna e Gesù bambino, insieme, ci hanno benedetto con il segno della croce. La veggente Marja ha aggiunto che quando il bambino ha parlato, si è alzato con un certo imperio.

 È avvenuta una cosa nuova: la Madonna dopo 31 anni non ha dato alcun messaggio, ha lasciato il compito a suo Figlio. Come interpretare questo? Inoltre, questa apparizione è stata costellata di simbologia. Innanzi tutto la Madre con il Figlio, è questo il Natale, la scena a cui hanno assistito, pastori, magi e angeli. La semplicità del Natale, la semplicità di Dio, veramente se si volesse stringere all’essenziale e spiegare a qualcuno chi o cosa è Dio, basterebbe quest’immagine di Dio Bambino in braccio a una donna, Dio è infinita semplicità prima che infinita onnipotenza. Tutte le parole, la teologia, svaniscono dinanzi a questa immagine.

In secondo luogo, davanti a Gesù, la Madre fa silenzio, è Lui che parla, come durante tutta la sua vita terrena, la Madre ascoltava il Figlio e cercava di comprenderne la Parola; sembra quasi che Gesù, dopo tanto che la Madre ci viene incontro, abbia stabilito Lui di svegliarci, farci ben capire che la Madre in tutti questi anni ha parlato per Lui, Gesù la mandava.

Infine, l’ultima simbologia, il segno di croce in comune, c’è un’unica intenzione tra Madre e Figlio, ogni cosa li lega, un unico obiettivo, la salvezza delle nostre anime sotto il segno della Croce dove quel Bambino è stato inchiodato.

Per quanto riguarda il contenuto del messaggio, di Gesù appunto questa volta, ha detto vivete i miei comandamenti. Non obbedite ma vivete, è lo Spirito che separa tra obbbedire e vivere. Obbedire è rispettare alla lettera una legge, vivere è più profondo, è questo lo Spirito che Gesù andandosene doveva inviare. Gesù non ha portato nuovi comandamenti, c’erano già quelli di prima, non sarebbe questa una novità, nuovi comandamenti, ma un comandamento nuovo, cioè i comandamenti fatti nuovi, come spogliati della loro formalità, del formalismo, è dotati di vita, come la visione di Ezechiele delle ossa in cui entra lo Spirito e tornano a vivere. Così i comandamenti, Gesù ha portato lo Spirito negli antichi comandamenti e li ha resi nuovi, quelli dettati da Lui sono gli stessi dell’Antico Testamento ma con un nuovo spirito, vivi, non legge scritta. Gli stessi comandamenti dell’Antico Testamento erano comandamenti d’amore, era lo stesso Dio, ma il popolo non era ancora pronto che gli fosse svelato che quei comandamenti erano vivi.

Nel messaggio di Marja, c’è l’Antico e il Nuovo Testamento: il bambino che si drizza e parla con imperio è il Dio come si è presentato nell’Antico Testamento, Dio che parla tra le fiamme, il vento impetuoso, il terremoto. L’aspetto del bambino e le parole dette invece, è la Rivelazione ultima: Io sono la vostra pace. Il punto di legame è quel Io Sono di Gesù a Medjugorje, come si era presentato Dio a Mosè, Io Sono.