Papa Francesco e la corredenzione mariana
Non c’è nulla nell’omelia di papa Francesco del 12 dicembre che respinga la corredenzione mariana. Dalle sue precedenti dichiarazioni, è chiaro che afferma questa dottrina. Nella sua meditazione mattutina per la solennità dell’Annunciazione nel 2016, afferma Papa Francesco: «Oggi è la festa del “sì”… nel “sì” di Maria c’è il “sì” di tutta la storia della salvezza e incomincia lì l’ultimo “sì” dell’uomo e di Dio: lì Dio ricrea, come all’inizio con un “sì” ha fatto il mondo e l’uomo, quella bella creazione: con questo “sì” io vengo per fare la tua volontà e più meravigliosamente ricrea il mondo, ricrea tutti noi». Papa Francesco riconosce il «sì» di Maria come espressione del suo ruolo attivo nella storia della salvezza, un ruolo che possiamo descrivere come corredentore. Durante la sua veglia del 26 gennaio 2019 con i giovani a Panama, il Santo Padre parlava di Maria come «la donna che ha avuto la maggiore influenza nella storia». Si riferiva anche alla Beata Vergine come la «influencer di Dio». Maria influenzò Dio dicendo sì al suo invito e confidando nelle sue promesse.
Papa Francesco afferma anche l’unione di Maria con la missione salvifica di Cristo fino alla sua morte sulla Croce e nella vita della Chiesa. Nella sua udienza generale del 23 ottobre 2013, lui nota che ogni azione della Beata Vergine «era compiuta sempre in unione perfetta con Gesù. Questa unione raggiunge il culmine sul Calvario: qui Maria si unisce al Figlio nel martirio del cuore e nell’offerta della vita al Padre per la salvezza dell’umanità. La Madonna ha fatto proprio il dolore del Figlio ed ha accettato con Lui la volontà del Padre, in quella obbedienza che porta frutto, che dona la vera vittoria sul male e sulla morte».
Il Santo Padre dice anche che «Il “sì” di Maria, già perfetto all’inizio, è cresciuto fino all’ora della Croce. Lì la sua maternità si è dilatata abbracciando ognuno di noi, la nostra vita, per guidarci al suo Figlio».
Qui vediamo che Papa Francesco afferma non solo la fruttuosa partecipazione di Maria alla sofferenza e al sacrificio di Cristo sulla Croce, ma anche la sua maternità spirituale e universale che abbraccia ognuno di noi.
Altre dichiarazioni di Papa Francesco mostrano che riconosce il ruolo centrale di Maria nella storia della salvezza. Nel suo discorso del 21 novembre 2013 ad alcune monache benedettine camaldolesi, esclama: «Dobbiamo molto a questa Madre! In lei, presente in ogni momento della storia della salvezza, vediamo una testimonianza solida di speranza. Lei, madre di speranza, ci sostiene nei momenti di buio, di difficoltà, di sconforto, di apparente sconfitta o di vere sconfitte umane».