Nella breve vita di Pio Campidelli, si deve riconoscere l’azione dello Spirito che ha plasmato questo semplice ragazzo di campagna. Gigino è rimasto segnato dalla Cresima a cinque anni.
Come spiegare l’orrore che ha per la bestemmia? “Mamma, diciamo Dio sia benedetto, perché i birboni hanno bestemmiato”. Scende sulla strada e la libera dai sassi perché i carrettieri non trovino il motivo per bestemmiare.
Come spiegare l’esercizio della Via Crucis prima della messa domenicale, mentre i compagni lo invitano a giocare? Con garbo risponde che avrebbe giocato dopo la messa, intanto corre in chiesa per suffragare il papà facendo la Via Crucis.Come spiegare la scelta vocazionale dei passionisti mentre la mamma suggerisce di diventare prete come lo zio materno, che gli pagherebbe la retta per il seminario? La sorella Teresa ricorda che Gigino disse alla madre “che preferiva farsi frate e non prete secolare, perché i preti sono nel mondo con molte responsabilità e molti pericoli, mentre i frati, più ritirati, vanno più facilmente in paradiso. Diceva che gli piacevano i frati vestiti di nero con il cuore bianco, e non quelli con la tonaca caffè”.
Come spiegare gli ultimi momenti della sua vita terrena? I confratelli lo conoscono gioviale e allegro, ma riservatissimo per carattere e per scelta. Aveva poi detto che sarebbe morto il giorno dei defunti, il 2 novembre. Si riappropria della vita che gli sfugge dalle mani. Ai confratelli che lo assistono amorevolmente assicura che pregherà per loro in paradiso. E poi una fiumana di sentimenti: “Offro la mia vita per la Chiesa, per il Papa, per la conversione dei peccatori e per la mia amata Romagna”. Non basta, ormai ha aperto l’anima e il suo cuore si rivela: “O grandezza infinita del mio Dio! O infinita bontà, oh sapienza, o misericordia grande e incomprensibile di Dio. O grande carità. O infinita carità. Sì, Dio è carità… o tremenda… o tremenda… o tremenda… Come si può offendere dai cattivi una sì grande Carità?”.
I suoi sentimenti profondi continuano a spaziare dal mistero dell’Incarnazione, alla Passione di Gesù, all’Eucaristia, alle bellezze del Paradiso. Assorto in Dio non si accorge dei confratelli che gli sono intorno. Esclama con giubilo: “Ecco la Madonna che viene”. Ripetendo i nomi dolcissimi di Gesù e di Maria dolcemente spira.
Lo Spirito Santificatore ha lavorato su un giovane ben disposto all’esperienza mistica del Dio Crocifisso.
P. Fernando Taccone, cp