Medjugorje 25 maggio 2013

Forti e decisi nella preghiera

Cari figli,
oggi vi invito ad essere forti e decisi nella fede e nella preghiera affinchè le vostre preghiere siano tanto forti da aprire il cuore del mio amato figlio Gesù.
Pregate figlioli, senza sosta affinchè il vostro cuore si apra all’amore di Dio.
Io sono con voi, intercedo per tutti voi e prego per la vostra conversione.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Il messaggio del mese di maggio, si apre con un invito: forti e decisi nella fede e nella preghiera. Si tratta di due ambiti a cui Maria dà due esortazioni. Vediamoli.

Il primo ambito è la fede, cosa vuol dire essere forti e decisi nella fede? Per fede intendiamo le certezze che la tradizione della Chiesa ci tramanda a partire dagli apostoli come hanno ascoltato e visto dal Signore Gesù, proseguendo poi per i padri della Chiesa e per il Magistero ordinario. Stiamo vivendo un periodo voluto da Benedetto XVI e chiamato “anno della fede”, e Maria che segue con attenzione gli appuntamenti della Chiesa ha voluto ricordarci quello che il Papa ci ha chiesto di meditare: i misteri della nostra fede. Allora, forti nella fede vuol dire credere con certezza, senza tentennamenti, senza accomodamenti a quanto il mondo richiede, una fede senza compromessi alla morale del secolo, per un discepolo di Maria non esiste “Il Papa dice così, ma secondo me…”, non c’è un “secondo me” quando si tratta di fede. Per decisi nella fede invece, è che una volta si è certi di quanto la Chiesa insegna, si procede diritti verso una direzione, senza guardare né di qua né di là. Decisi, allora, è non guardare indietro, l’evangelista Luca ci narra come Gesù, prese la risoluzione di andare verso Gerusalemme per la sua passione: Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, egli prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme (Lc 9,51).

Il secondo ambito di questo messaggio è la preghiera: i misteri della fede non sono solo una questione della nostra volontà, cioè “Io credo in ciò che Gesù e la Chiesa mi insegnano”, ma anche materia di contemplazione, di preghiera; così se Gesù mi parla di un mistero della fede quale può essere il Paradiso, l’Inferno, la presenza già ora del Regno tra noi, allora è anche bello fermarsi e meditare su queste realtà, come Maria meditava su quanto avveniva di suo Figlio. Anche qui, forti e decisi, forte perché credo che la preghiera è veramente il momento in cui Dio mi ascolta, non è distratto o occupato a risolvere i problemi del Medio Oriente; decisi perché credo che la preghiera risolve i problemi del mondo e quelli miei, così continuo come la vedova del vangelo che non esitava a bussare continuamente alla porta del giudice per ottenere giustizia.