Sono molte le formule possibili di consacrazione a Maria. Molti grandi santi hanno scritto le proprie consacrazioni che sono servite come via e modello per quella di tanta gente più semplice. Fra queste, un posto speciale merita la consacrazione del p. Massimiliano Kolbe, francescano polacco, fondatore della Milizia dell’Immacolata, della Città di Maria (che durante la Seconda Guerra Mondiale accoglieva ed accudiva profughi ed ebrei), e Il Cavaliere dell’Immacolata, un giornale di poche pagine che gli serviva come strumento per confortare e rafforzare la devozione di tutti i membri della Milizia.
Arrestato dai tedeschi per la sua opera benefica a favore degli ebrei fu condotto ad Auschwitz; il 28 maggio 1941 col numero 16670 e addetto ai lavori più umilianti. Trasferito nel Blocco 14 (luglio dello stesso anno), per uno evaso in 10 furono destinati al bunker della morte. Dopo 14 giorni 4 erano ancora vivi. Tra questi il p. Kolbe che di fronte alla decisione dei tedeschi di velocizzare la cosa mediante una iniezione letale, stese il braccio dicendo “Ave Maria”, Furono le sue ultime parole, era il 14 agosto 1941.