Madonna di Casale, 14 marzo.
Oggi un gruppo di ragazzi sono venuti a visitare il nostro beato Pio portando in dono un magnifico vaso di fiori che ha immediatamente trovato collocazione davanti all'urna. Sono una decina, tutti tra i 10 e i 12 anni e si stanno preparando a ricevere il grande sacramento della Confermazione.
Con loro ci sono tre catechiste. Una, la sig.ra Dea, ha infatti pensato bene di presentare la figura di questo giovane santo romagnolo proprio nel corso della catechesi e quindi i ragazzi sono venuti già conoscendo Pio e parte della sua storia.
P. Lorenzo, che li ha accolti, si è quindi messo in ascolto facendo domande e attendendo dai ragazzi la risposta. Poi ha presentato un po' la famiglia passionista, la famiglia del B. Pio Campidelli, e ha fatto notare come la santità di questo giovane religioso non fosse altisonante, ma semplice, spicciola, e perciò ancor più disarmante: si tratta di una santità possibile e perciò stesso doverosa.
Dopo un primo momento davanti all'Urna, il gruppo si è spostato nella camera del beato, su al secondo piano. È una stanzetta povera di arredamento, ma ricca di frammenti di vita, reliquie e ricordi di questo santo straordinario. Ad attendere il gruppo c'era anche una importante reliquia del Beato con cui il gruppo è stato benedetto.
Si è poi scesi nel piano inferiore, quello seminterrato, dove sono conservate le foto della beatificazione, gli articoli di giornale del tempo e qualche illustre reliquia, come il crocifisso che il giovane donò a sua madre prima di morire.
Insomma, nell'insieme un'oretta niente male, soprattutto perché si era in compagnia di un giovane la cui vita cristiana esemplare è stata scelta da Giovanni Paolo II per essere di modello ed esempio per tanti giovani di tutto il mondo, per l'anno della gioventù (1985) e per sempre.
Al termine, i giovani hanno ripreso, con le catechieste, la via di casa… certamente portando con sé il ricordo di un incontro speciale con questo loro illustre conterraneo, che abita il paradiso.