Parola di Dio: (Gv 19, 16 – 17; Lc 23, 32; 1Pt 2, 19 -25)
1. Pronunciata la sentenza di morte, Gesù viene consegnato ai soldati, che gli caricano il pesante legno della croce.
Il supplizio della croce era il più barbaro e terribile dell’antichità, inflitta ai condannati politici e agli schiavi. I Giudei lo consideravano il simbolo della maledizione di Dio. Dopo le torture, i condannati dovevano portare lungo le strade e oltre la città lo strumento della loro condanna.
2. La croce è il simbolo della sofferenza umana. La sofferenza non è il destino dell’uomo voluto da Dio, è una conseguenza del peccato e della conseguente condizione di vita. La croce, come supplizio, è stato inventato dall’uomo contro l’uomo. Dio non ha creato la croce per l’uomo. Nella sua bontà infinita ha creato solo il bene e i beni per la felicità; ma l’uomo, messo alla prova, scelse il male e l’infelicità, presumendo di fare a meno di Dio e di essere come Dio.
3. L’uomo come risponde a questi e ai tanti doni di Dio? Cristo è venuto tra i suoi e i suoi non l’hanno accolto né ricevuto. Resistono al suo messaggio di salvezza, gli preparano la croce e gli danno la morte.
4. Tutti portano la croce quaggiù: croci individuali, familiari, sociali e nazionali; croci piccole e croci grandi. È Cristo nei fratelli crocifisso in queste croci: è la croce dei sistemi contrapposti con Dio o contro Dio, di sfruttati e sfruttatori, delle dittature e delle sfrenate libertà; è la croce dal nord al sud dove dominano ricchezza sfrenata e povertà ribelle, piaceri e dolori, fame ed opulenza. Queste croci sembrano schiacciare le nostre generazioni disorientate e insoddisfatte. Chi ci libererà?
5. È Cristo in queste croci e la sua voce è ammonitrice per tutti. A nulla giova la paura o la sicurezza delle armi, con Dio o contro Dio. Esse distruggeranno l’umanità se non si ricostruisce la fede in Dio e la vera fraternità, se non si impara a capire ed accettare i veri valori della vita e che l’uomo non vive di solo pane e isolatamente.
6. “Chi mi vuol seguire, prenda la sua croce, ogni giorno, e mi segua”!
“Mi consola che siate di quelle fortunatissime anime che vanno per la strada del Calvario, seguendo il nostro caro Redentore” (S. Paolo della Croce)
Che io abbracci, o Gesù, la mia croce da qualunque parte essa possa venire e la porti con Te e come Te nella fede e nella speranza.
Fonte:
- P. Giovanni Maria Lanci: Passione e Risurrezione